L'Antiquarium

E’ sorto agli inizi degli anni settanta su un edificio attiguo all’area archeologica, ed offre un quadro molto esauriente del periodo romano a Turris. Il materiale esposto, proveniente interamente dagli scavi della locale area archeologica romana, è diviso in due sezioni: la prima, concernente statuaria e scultura architettonica dagli edifici di culto; la seconda con altro materiale di vita quotidiana rinvenuto in edifici civili e commerciali, oltre ai reperti dalle necropoli.

Al piano terra, un’unica grande sala offre elementi architettonici, are, statue onorarie acefale di magistrati risalenti al I-III sec. d.C.
Notevole l’ara marmorea della divinità egizia Bubastis, con iscrizione sull’altare che permette di datare il reperto al 35 d.C.
Nelle vetrine sono sistemati materiali vitrei, coroplastica di varia origine (punica, etrusca, campana) a testimonianza della vitalità commerciale della città. Al primo piano reperti rinvenuti presso le tabernae, le terme e altri edifici privati: vasellame da cucina e da mensa di origine prevalentemente africana, lucerne e matrici di lucerne (produzione locale), condutture idriche in piombo o in terracotta. Interessante il rilievo in marmo raffigurante Cautopates, che testimonia quindi il culto mitraico anche per questa zona (II-III sec. d.C.).
Seguono, nella stessa sala, materiali dalle necropoli, costituiti da tombe alla cappuccina e da lastre romane riutilizzate per sepolture paleocristiane, oltre che da corredi di materiale ceramico e metallico. Pregevole il mosaico policromo paleocristiano destinato a rivestire due tombe.
Il percorso espositivo è corredato di pannelli didattici che informano sulla città romana di Turris Libisonis e sulle necropoli; altri pannelli illustrano l'ordinamento giuridico amministrativo, l'assetto socio-economico e gli aspetti religiosi.

Nei pressi è presente l’area archeologica detta Palazzo Re Barbaro, in realtà ciò che resta di un imponente edificio termale e tutto intorno i resti di strade e comuni abitazioni.