Il Ponte Romano |
Il ponte faceva parte della strada che congiungeva la città di Turris a Karales e raggiungeva la zona mineraria dell’argentiera. Supera il Riu Mannu con una costruzione lunga 135 m che si articola in sette arcate a sesto ribassato, di dimensioni crescenti verso ovest. I piloni hanno risentito, in misura minore che in altre parti del monumento, degli interventi di restauro che lo hanno interessato in varie epoche. Costruiti in opera quadrata di calcare locale, i piloni sono fasciati alla base da blocchi di trachite. |
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Il pilone tra le prime due arcate occidentali presenta su entrambe le facce una nicchia con coronamento a doppio spiovente. La nicchia probabilmente conteneva la statua di un dio fluviale. Sotto le arcate minori si conserva una pavimentazione in lastre di trachite simile a quella della strada antica. |
Sulla base del confronto con un ponte di Rimini iniziato durante il principato di Augusto e inaugurato da Tiberio nel 22 dC., si e’ suggerita, per il monumento turritano,una cronologia intorno agli stessi anni. |
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Con il nome ponte Romano era contraddistinta anche quella vasta superficie del comune turritano, situata poco più in la del ponte medesimo in cui la Società Siderurgica Mineraria Ferromin possedeva degli appezzamenti di terreni e dove realizzò probabilmente uno dei primi stabilimenti industriali di Porto Torres, collegato alla Miniera della Nurra “Monteferro-Canaglia”. |