Il Ponte Romano

Il ponte faceva parte della strada che congiungeva la città di Turris a Karales e raggiungeva la zona mineraria dell’argentiera.

Supera il Riu Mannu con una costruzione lunga 135 m che si articola in sette arcate a sesto ribassato, di dimensioni crescenti verso ovest.  I piloni hanno risentito, in misura minore che in altre parti del monumento, degli interventi di restauro che lo hanno interessato in varie epoche.

Costruiti in opera quadrata di calcare locale, i piloni sono fasciati alla base da blocchi di trachite.

 Il pilone tra le prime due arcate occidentali presenta su entrambe le facce una nicchia con coronamento a doppio spiovente.

La nicchia probabilmente conteneva la statua di un dio fluviale.

Sotto le arcate minori si conserva una pavimentazione in lastre di trachite simile a quella della strada antica.

Sulla base del confronto con un ponte di Rimini iniziato durante il principato di Augusto e inaugurato da Tiberio nel 22 dC., si e’ suggerita, per il monumento turritano,una cronologia intorno agli stessi anni.

Con il nome ponte Romano era contraddistinta anche quella vasta superficie del comune turritano, situata poco più in la del ponte medesimo in cui la Società Siderurgica Mineraria Ferromin possedeva degli appezzamenti di terreni e dove realizzò probabilmente uno dei primi stabilimenti industriali di Porto Torres, collegato alla Miniera della Nurra “Monteferro-Canaglia”.

Sulle rive del Rio Mannu o Flumineddu o Rio Massari, ( il corso d'acqua assume diversi nomi durante il suo tragitto) , vivono specie floreali e faunistiche piuttosto particolari che rendono quest'angolo del Barigadu una zona molto interessante dal punto di vista naturalistico.

Il Flumineddu è il più importante affluente del Tirso: il suo bacino imbrifero, localizzato nel centro dell'isola, ha una superficie scolante di 870 Kmq alla confluenza con il Tirso presso Fordongianus.

Dopo l'origine dal Gennargentu il suo corso mediano inizia a quota 210 metri sul livello del mare, dalla confluenza tra il rio Ortueri ed il rio Araxisi di Meana; gli affluenti principali sono il Rio Misturadroxiu ed il rio Imbessu, entrambi provenienti dal versante sinistro del bacino imbrifero e confluenti rispettivamente alle quote 116 e 86 s.l.m.

 Lungo il corso del Rio Mannu la vegetazione è fitta e piuttosto varia: si passa dagli alberi di alto fusto come i pioppi, i salici, l'ontano, il bagolaro per passare ad una vegetazione bassa come il diffusissimo tamerice, al giunco e all'erba fluviale; questi ultimi molto utilizzati e apprezzati nell'artigianato locale per la costruzione di stuoie, sedie e per rivestimenti di numerosi oggetti di uso quotidiano.

Sulle rive nidificano diverse razze di uccelli tra cui la gallinella d'acqua (Pudda de Abba).